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16 Ottobre 2023

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Pino silvestre

Pino silvestre

Denominazioni: Pino Silvestre

Aspetto e caratteristiche del legno: largo alburno giallognolo biancastro nettamente differenziato dal durame roseo bruno rossastro chiaro, con anelli di incremento ben distinti, molto resinoso. Frequente presenza di tasche di resina e di canastro; abbondante nodosità.

Peso specifico: allo stato fresco mediamente 880 kg/m3; dopo normale stagionatura 550 kg/m3.

Struttura istologica: Tessitura da fine a media, fibratura condizionata dalle condizioni ambientali: il materiale di foreste di modesta altitudine gestite razionalmente mostra fibratura dritta, mentre nel materiale di alta quota di foreste poco regolari la fibratura appare spesso elicoidale.

Caratteristiche meccaniche: resistenza a compressione assiale mediamente 45N/mm2, a flessione.
95 N/mm2, durezza bassa; il comportamento all’urto è modesto.

Modulo di elasticità: 13.700N/mm2

Difetti strutturali ed alterazioni: tasche di resina, canastro, deviazione della fibratura, abbondanza di nodi, azzurrature ed altre alterazioni cromatiche da funghi.

Durabilità: è influenzata dalla provenienza: mentre il materiale italiano è di facile degradazione ad opera soprattutto dei funghi, quello del Nord Europa mostra caratteristiche assai migliori in dipendenza di un diverso contenuto di estrattivi.

Lavorabilità: la segagione è agevole: altrettanto può ripetersi per la piallatura e per la fresatura; l’essiccazione avviene con discreta facilità, si manifestano frequentemente azzurrature ed altre alterazioni cromatiche da attacchi fungini; la sfogliatura e la tranciatura si effettuano senza problemi: sono però raramente applicate; le unioni con chiodi o viti agevole, ma di modesta tenuta: l’incollaggio è da definirsi normale; la tinteggiatura e la verniciatura non portano sempre a risultati eccellenti.

Impieghi principali: strutture costruttive di vario tipo, paleria, falegnameria, infissi, arredamento di interni, imballaggi, lana di legno, triturazione per pannelli, per carta e cellulosa.

 

Modulo di elasticità: 13.300 N/mm2.

Difetti strutturali ed alterazioni più   frequenti: spesso presente il canastro in corrispondenza della curvatura dei fusti occasionata dalla persistenza del vento di mare rara è la deviazione della fibratura. Non infrequenti le tasche di resina e le alterazioni cromatiche derivanti da vecchie lesioni della corteccia, dalle quali le spore dei funghi hanno potuto penetrare.

Durabilità: scadente sia nei riguardi degli attacchi di funghi che di insetti.

Lavorabilità: le operazioni termiche e meccaniche agevoli e non presentano problemi, incollaggio, tinteggiatura e verniciatura si effettuano facilmente, con  risultati ottimi.

Impieghi principali: strutture costruttive, segati, falegnameria corrente, imballaggi, lana di legno, materiale da triturazione per pannelli o per carta e cellulosa.

 

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